Contributo alla struttura conoscitiva della ricerca quadro
Immettere le informazioni già disponibili e quelle prodotte nella ricerca RESTART inerenti al rilievo e alla restituzione grafica dei siti archeologici sulla piattaforma della ricerca quadro.
WP2 - Assessment (Classe di Patrimonio: Aree archeologiche; Contesto: Toscana)
Dopo l’analisi di sfondo svolta nel WP1, volta ad acquisire elementi informativi utili per la comprensione dell’oggetto di studio alla scala regionale (patrimonio archeologico delle aree interne della Toscana) e per conoscere le più significative esperienze svolte in Italia, nel WP2 si procede nella selezione dei casi di studio avviata nel T1.1.
Il WP2 è strutturato nei seguenti tasks:
Abstract
Il Report, continuando l’operazione di selezione avviata nel T1.1, descrive l’applicazione ai siti censiti come potenziali caso di studio dei ‘filtri’ della seconda classe identificati nel D1.1:
Il filtro II.5, riguardante la possibilità di creare un sistema culturale integrato (la creazione di una rete di beni culturali, tanto tangibili quanto intangibili, articolata, diffusa e radicata sul territorio di riferimento), rappresenta il più importante e significativo per conseguire gli obiettivi della ricerca RESTART; per questa ragione è stato oggetto di uno specifico approfondimento.
Per mettere in risalto la dimensione relazionale dei siti con altre emergenze culturali presenti sul territorio di riferimento, è stata privilegiata una restituzione delle informazioni grafica piuttosto che meramente testuale. Le schede, contenute nell’Allegato 1, sono state suddivise in più Sezioni, una per ogni area interna della Toscana. Ciascuna scheda contiene la “Carta dei caratteri del paesaggio” dei diversi ambiti paesaggistici ricompresi nelle 6 aree interne della Regione. A questa prima tavola introduttiva segue, poi, un quadro di unione, uno per ogni area interna, nel quale sono evidenziati i Comuni con patrimonio archeologico ‘visibile’ selezionati da RESTART e, per ciascuno di essi, è riportato l’elenco dei beni archeologici.
Ad ognuno di questi Comuni è poi dedicato un approfondimento, nel quale sono evidenziati i principali punti di attrazione e luoghi di interesse culturale presenti. In questa stessa scheda sono riportati anche i dati inerenti alla ricettività turistica, alle attività culturali e altri elementi ritenuti utili alla costruzione del sistema culturale integrato. La scheda di ogni Comune è corredata da un’ulteriore pagina dedicata al bene (o ai beni, in caso di presenza di più di un sito rilevante) archeologico, di cui viene riportata un’analisi di sintesi utile a dare un’idea di massima del sito in questione e a fornirne una prima visualizzazione.
Infine, mediante una valutazione multicriteriale pesata, sono stati identificati e geolocalizzati i casi studio “titolari”, da sottoporre ad una accurata analisi nel T2.2 oltre a 3 casi di studio “di controllo”.
I casi di studio titolari sono: i Comuni di Firenzuola (nell’area metropolitana di Firenze) e di Pratovecchio Stia (in provincia di Arezzo) e i comuni di Sorano, Manciano e Pitigliano (in provincia di Grosseto) facenti parte dell'Unione dei Comuni delle Colline del Fiora. I casi di studio di controllo sono: Fivizzano, Castelnuovo Val di Cecina, Cetona.
Figura 1. Uno dei fascicoli del D2.1
Abstract
Il D2.2 approfondisce la conoscenza dei siti archeologici scelti come “siti restarters”, ovvero i siti su cui il progetto svilupperà delle strategie di intervento che serviranno per costruire le linee guida per la valorizzazione olistica dei siti archeologici come fattore di sviluppo per le aree interne.
Il report è composto da due Sezioni:
D2.2.1: Analisi indiretta
D2.2.1: Analisi diretta
La Sezione relativa all’Analisi indiretta è strutturata in fascicoli e approfondisce la conoscenza storico-archeologica e ambientale e il patrimonio tangibile e intangibile, delle 3 realtà amministrative (2 Comuni e una Unione dei Comuni) individuate nel T2.1 come casi di studio titolari. Questi casi di studio, denominati “siti RESTARTER”, sono:
Il lavoro di ricerca si è basato sulla letteratura scientifica e sull’acquisizione di analisi e rilievi già disponibili (analisi indiretta).
Inoltre, è stata effettuata una ricognizione e una catalogazione del materiale audiovisivo pertinente al fine di restituire “l’immagine audiovisiva” dei siti RESTARTER in produzioni cinematografiche e televisive.
La Sezione relativa all’Analisi diretta ha lo scopo integrare le informazioni sui siti RESTARTER acquisite nel D2.2.1, con ulteriori di dati raccolti sul campo. A tal fine, sono stati svolti sopralluoghi e, laddove necessario, eseguiti rilievi mediante strumenti tradizionali e tecnologie digitali (laser scanner, droni, ecc.) e successiva restituzione grafica finalizzata alla documentazione e interpretazione dei siti stessi (modellazione).
Inoltre, sono state svolte alcune interviste in profondità con gli stakeholder chiave, opportunamente selezionati sulla base della loro conoscenza dei siti RESTARTER. Orientativamente si prevede di realizzare 4-5 interviste per ogni sito RESTARTER. Relativamente alle interviste in profondità si è predisposta un’unica traccia costituita da 2 parti: la prima reca domande di carattere generale sulla vita nelle aree interne comuni a tutte le interviste; nella seconda si affrontano argomenti specifici inerenti al sito RESTARTER in analisi.
Figura 2. Uno dei fascicoli del D2.2
Abstract
Il Report conduce a sintesi le informazioni acquisite nel D2.2.1 e nel D2.2.2 attraverso l'analisi SWOT-CAME dei quattro siti RESTARTER.L'analisi SWOT è strutturata sulla base delle quattro Aree Problema RESTART (Conoscenza, Salvaguardia, Valorizzazione e Gestione). Per ciascuna Area Problema sono messi in luce i punti di forza e di debolezza (fattori ‘interni’) così come le opportunità e le minacce (fattori ‘esterni’). Inoltre, sono prefigurate misure consolidare i punti di forza, correggere le debolezze, esplorare le opportunità e mitigare le minacce, alla luce delle risorse disponibili (umane, patrimoniali, comunitarie, informative, normative e finanziarie).
In questo modo, l'analisi SWOT assume il ruolo di cerniera e di metaforico 'ponte' tra la fase di analisi e quella propositiva della ricerca RESTART.
Ultimo aggiornamento
16.09.2024