Contributo alla struttura conoscitiva della ricerca quadro
Immettere le informazioni già disponibili e quelle prodotte nella ricerca RESTART sulla piattaforma della ricerca quadro.
WP1-Knowledge (Classe di Patrimonio: Aree archeologiche; Contesto: Toscana)
Il WP1 è strutturato nei seguenti tasks:
Abstract
Il Report fornisce le informazioni di base per procedere ordinatamente nello svolgimento della ricerca RESTART.
Muovendosi all’interno degli obiettivi, dei tempi e della metodologia del Progetto CHANGES, il Programma Operativo definisce con accuratezza le fasi della ricerca, le attività e i prodotti attesi alla luce delle risorse disponibili e del fattore tempo.
Abstract
Il deliverable D.1.1 affronta la questione dell’individuazione delle zone e dei beni archeologici collocati nelle sei Aree Interne riconosciute dalla Regione Toscana. Dopo una descrizione delle Aree Interne e del relativo patrimonio archeologico, il report procede illustrando il processo di selezione operato dalla ricerca RESTART al fine di individuare, con sempre maggiore precisione, i siti considerati adatti ad essere analizzati nelle successive fasi di ricerca. Nei capitoli 3 e 4 vengono illustrati gli strumenti, sia metodologici che operativi, messi a punto dal team di ricerca per la mappatura delle zone e dei beni archeologici pertinenti e candidabili ad essere approfonditi come caso di studio nelle fasi successive della ricerca. Vengono inoltre descritte le impalcature semantiche e i criteri di impostazione sia dello strumento GIS RESTART, messo a punto per geolocalizzare il patrimonio archeologico delle Aree Interne toscane, sia il database correlato, creato per ospitare il corredo informativo inerente le zone e i beni archeologici oggetto della ricerca.
Figura 1. Quadro di sintesi del patrimonio archeologico presente nelle 6 Aree Interne della Toscana
Report finalizzato a illustrare criticamente iniziative di recupero e valorizzazione dei siti e dei beni archeologici delle aree rurali ed extraurbane caratterizzate dall’adozione di strumenti decisionali e operativi innovativi.
L’individuazione delle buone pratiche, relative sia al patrimonio tangibile che a quello intangibile, è stata operata grazie alla preventiva definizione di appropriati criteri di selezione orientati alla pertinenza delle iniziative analizzate nelle 4 Aree Problema rispetto alle quali si struttureranno le Linee Guida RESTART (WP3). Tali iniziative sono state poi selezionate mediante lo spoglio di riviste nel settore dell’archeologia pubblica in ambito italiano (Archeostorie® Journal of Public Archaeology, Il capitale culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage, Restauro Archeologico) e internazionale (Public Archaeology, Arqueologia Pública, Archaeologies) nonché attraverso una ricognizione sulle iniziative meritevoli di premi nazionali e internazionali rivolti al turismo archeologico (Premio Riccardo Francovich per la musealizzazione e la divulgazione, Borsa mediterranea del Turismo archeologico di Paestum, TourismA).
L’analisi di queste fonti ha permesso di individuare Buone Pratiche in ordine sia alla qualità e all’efficacia in fase progettuale sia alla capacità realizzativa, gestionale e di coinvolgimento delle comunità. A seguito di una schedatura e di una valutazione rapida desk based utilizzando una griglia di osservazione comune, sono state individuate quattro Buone Pratiche, una per ogni Area Problema, espressione di un innovativo approccio al tema della rigenerazione dei siti archeologici delle aree interne.
Figura 2. Mappa sinottica della distribuzione territoriale delle 12 Buone Pratiche.
Ultimo aggiornamento
06.05.2024